Lettera del mese, ottobre 2025
Carissimi amiche ed amici,
ottobre ci invita a riflettere su uno dei pilastri fondamentali della nostra azione sul territorio e nel mondo: lo “Sviluppo Economico Comunitario”.Un tema quanto mai attuale e necessario in un’epoca che continua ad affrontare disuguaglianze, povertà e instabilità economica. Il futuro del nostro territorio si basa sulla forza delle nostre imprese locali, sulla creatività dei nostri imprenditori e sulla solidarietà dei nostri cittadini.
Non basta donare, dobbiamo creare le condizioni affinchè ogni persona possa avere gli strumenti per poter costruire la propria autonomia e il proprio futuro. Spesso, pensiamo al nostro impatto in termini di progetti di grandi dimensioni, ma in realtà il cambiamento più profondo e duraturo nasce dalla capacità di agire a livello locale, investendo nelle persone e nelle comunità in cui viviamo. Il nostro scopo fondamentale come Rotary è quello di creare le condizioni ideali affinchè le comunità possano prosperare e crescere in modo autonomo. In uno scenario internazionale segnato da continui mutamenti, la nostra azione deve concentrarsi su elementi fondamentali: sostenere l’imprenditorialocale e promuovere la formazione professionale.
Creare opportunità di lavoro dignitoso, è il modo più efficace per valorizare le risorse umane esistenti e costruire passo dopo passo, un futuro davvero sostenibile per tutti. Il nostro ruolo, in sintesi, è chiaro: essere costruttori di opportunità, promotori di crescita sostenibile e solidi sostenitori delle comunità locali. Trasformiamo dunque l’impegno in “risultati concreti “
Come Governatore, sento forte la responsabilità di incoraggiarvi…guardiamoci intorno, agiamo con determinazione. Invito ciascuno di voi a riflettere su quali azioni sostenibili e durature possiamo intraprendere per stimolare lo sviluppo economico delle nostre comunità: sosteniamo le piccole imprese, gli imprenditori locali, valorizziamo le eccellenze del territorio. Condividete le vostre idee, lavorate insieme, dimostriamo ancora una volta che possiamo “ uniti fare del bene” raggiungendo grandi risultati nella logica della sostenibilità. Vi invito a guardare con occhi nuovi il territorio che vi circonda.
Chiediamoci chi ha bisogno di una possibilità concreta: dove possiamo intervenire, come possiamo coinvolgere i nostri giovani in progetti che creino lavoro e speranza. I nostri Club hanno energia, competenza e relazioni straordinarie. Lo sviluppo non è solo una questione meramente economica, ma, è anche una questione di umanità.In questa prospettiva, il 4 Ottobre assume un significato particolarmente simbolico.
In questo giorno, in cui il nostro P. I. Francesco Arezzo festeggia il suo onomastico, celebriamo anche il “Click Day”, un momento speciale in cui ogni rotariano è invitato a riflettere su come una donazione personale, anche se simbolica alla Rotary Foundation, rappresenta il cuore pulsante della nostra azione nel mondo, ed è grazie al suo sostegno che possiamo trasformare idee in progetti, parole in azioni e valori in cambiamento concreto. Per sottolineare la nostra piena convinzione, tutti i 14 Governatori dei Distretti italiani, abbiamo condiviso la decisione di donare personalmente il medesimo importo alla Fondazione. Questo gesto congiunto è un simbolo di impegno coeso e un invito a tutti voi ad unirvi, dimostrando la forza compatta del Rotary in Italia.Ottobre è anche il mese in cui celebriamo una delle battaglie più importanti e simboliche del Rotary: il “World Polio Day“. Grazie al nostro impegno, la polio è stata eradicata da quasi tutti i paesi del mondo, ma finchè un solo bambino sarà a rischio, il nostro lavoro non sarà terminato. Ogni Club può fare la differenza in questa battaglia, non solo a livello globale, ma anche a livello locale: organizzate eventi o semplici incontri nei Club per raccontare la storia della campagna “End Polio Now” e il ruolo del Rotary. Ogni contributo grande o piccolo, fa la differenza.
A tal proposito mi riempie di orgoglio condividere con voi, un’importante testimonianza del nostro P.I. Francesco Arezzo, che, insieme al Chairman Holger Knaack, hanno partecipato ad una missione in Pakistan, insieme ad una delegazione del team Polioplus, per incontrare il Primo Ministro Mian Shehbaz Sharif ed alcuni alti funzionari governativi per fare il punto sui progressi della campagna di eradicazione. Ritengo sia stato un gesto di forte impatto, che ha rafforzato con l’esempio, la collaborazione tra il Rotary e le istituzioni locali, evidenziando l’impegno del Rotary sul campo. Un gesto altamente simbolico, che ha reso ancor più rilevante questa missione, è stato il momento in cui Francesco ha somministrato personalmente le gocce del vaccino antipolio ad alcuni bambini pakistani. Un’immagine potente, un esempio perfetto di quello che mi piace definire il “Rotary del fare“: presenza, azione, responsabilità e speranza.
Tra i momenti più significativi del mese di settembre mi fa piacere ricordare l’evento distrettuale ” Note , Vini e Tramonto” , che si è tenuto presso l’incantevolescenario dell’Isola lunga di Marsala, tra i colori del tramonto, le note della musica e i sapori della nostra terra. Un’esperienza unica, che ha saputo coniugare la bellezza del nostro territorio con la cultura, le tradizioni locali e il valore della condivisione in perfetto spirito rotariano. Settembre, è stato per me un mese di intensa attività e di grande arricchimento. Ho avuto l’onore e la gioia di visitare altri 16 club, che si aggiungono a quelli già incontrati nei mesi precedenti. Ogni appuntamento, è stato per me un’occasione preziosa per ascoltare, raccogliere proposte e offrire suggerimenti, con l’intento di allineare al meglio le attività dei nostri club con gli obiettivi che ci siamo prefissati per l’anno rotariano. Questi momenti di confronto diretto, a mio avviso sono stati un’occasione preziosa di scambio e crescita, confermando ancora una volta la vitalità e l’impegno che caratterizzano i Club del nostro Distretto e la dimostrazione che siamo sulla strada giusta per fare la differenza nelle nostre comunità.
A questo si è aggiunta un’esperienza internazionale di grande valore: ho avuto l’opportunità di partecipare “al Rotary Institute” che si è svolto a Bruxelles, un importante appuntamento che unisce governatori, dirigenti e leader rotariani da tutta Europa. Un momento di incontro e formazione di altissimo livello incentrato sul tema evocativo della “Fusion” abbattere barriere, costruire ponti. L’occasione di incontro e dialogo ha offerto spunti di riflessione che vanno ben oltre i confini del nostro abituale operare. Il messaggio del Presidente Internazionale ha risuonato con particolare forza: la “pace” non può essere considerata semplicemente uno dei tanti obiettivi del Rotary, ma deve anche diventare il filo conduttore che attraversa ogni nostra iniziativa futura. Una pace autentica , che affonda le radici nel rispetto reciproco e nel dialogo costruttivo tra persone di ogni provenienza e cultura.
Ogni progetto che realizziamo, ogni iniziativa che intraprendiamo, deve portare in sè il DNA di riconciliazione e comprensione. “La Fusione” dicui parla il tema dell’ Institute, assume così un significato particolare: non si tratta di uniformare le diversità, ma di creare armonia nella pluralità, di trovare punti di incontro che rispettino le specificità di ciascuno.
E’ una visione che ci invita a guardare oltre i confini geografici e culturali, per costruire insieme un futuro di vera condivisione e sviluppo sostenibile. Pertanto , vi chiedo di soffermarvi su come possiamo fare in modo che i nostri Club vivano quotidianamente la missione di pace, trasformandola in una realtà visibile e misurabile attraverso ogni gesto di servizio rivolto alle nostre comunità. Guardando a quanto già realizzato e a ciò che ci aspetta, sono sempre più convinto che il nostro Distretto sia forte di energie, capacità distintive e una solida visione strategica. Vi invitoquindi acontinuare il nostro viaggio con determinazione e spirito di servizio.
Uniti possiamo tutto.
Con stima e spirito rotariano
Sergio
“Lo Sviluppo non riguarda solo l’economia, ma la libertà di costruirsi una vita dignitosa”.
Muhammad Yunus