NEWS CASTELLAMMARE DEL GOLFO - CONCLUSO "SAPORI DEL MEDITERRANEO" - CONTINUA LA RACCOLTA FONDI PER IL GIARDINO D'INFANZIA - 05/09/2014

Si è svolto in un noto locale Alcamo, La Battigia, sul lungomare Battigia, organizzato dal Club Rotary di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, l’importante evento rotariano《SAPORI DEL MEDITERRANEO》a cui hanno partecipato un centinaio di soci e amici e alcuni rappresentanti di altri clubs service che, al termine della serata, grazie ad una donazione spontanea, garantita da un omaggio della Gioielleria Noto, hanno permesso che si raccogliessero ulteriori 250,00 euro per la realizzazione del giardino d’Infanzia a Castellammare del Golfo. Si è trattato di una conviviale di fine stagione nata per esaltare i sapori e le tipicità del Mediterraneo e studiare con essi i tanti valori umani e storici che legano, da migliaia di anni, popoli apparentemente diversi. Piatti della cucina Greca, Spagnola, Tunisina, Catalana, Italiana, Siciliana, Marocchina. Due sponde unite in un unico progetto di pace, lo stesso che, nel 2012-2013, fu filo conduttore dell’anno rotariano che ebbe come tema “La pace e servizio” e che permise, al Club, di realizzare una magnifica Scalinata della pace. A seguire musica a tema presso il Bandiera Gialla, locale attiguo al ristorante. Nel corso della serata la presidente Clelia Anania, nel ringraziare tutto il suo staff e, specialmente, il responsabile per la comunicazione Giuseppe Dia che ha organizzato materialmente l’evento, ha sottolineato come “per il navigante del Mediterraneo, per quello goloso, intendo, la cucina non si riduce ai pochi piatti, a uso del turista, di cui praticamente tutti, tornati da una vacanza estiva, conservano un ricordo spesso standardizzato e che tende, con il tempo, ad affievolirsi”. E continua la presidente Anania “Se è vero, come sostiene l'autore di un pregevole libro sulla cucina del Mediterraneo, Jean Careasso, che "la cucina tradizionale assomiglia al suo paese d'origine" e quindi " è vastissima", sono diverse le ragioni per cui vale la pena di conoscerla. La prima è che se state per partire per una vacanza di sole e vento, mare limpido e suggestioni mitologiche, vale la pena di sapere cosa vi perdete se, seduti a un tavolo di una tavèrna, vi limitate a ordinare le solite cose. La seconda ragione è che proprio per quel suo carattere, che Carasso definisce "passabilmente rustico", è una cucina di ingredienti, antica ma vicina a una sensibilità molto contemporanea, quella dell'attenzione al territorio”. “E poi, c’è il fattore legato alla nostra terra” conclude Clelia Anania, affermando che “pur essendo indiscutibilmente mediterranea, la nostra cucina Siciliana, risente di molteplici e spesso raffinate influenze: innanzitutto quella turca - e quindi bizantina -, poi quella araba e quella persiana, dell'Asia centrale e addirittura indiana. Per non parlare delle influenze tunisine e spagnole, francesi e normanne. Ed ecco che la cucina diventa motore della nostra storia, ne diventa anima, sentimento, cultura, amore. È profumi e sapori. È odori e colori”. Filippo Nobile Addetto Stampa Co-Segretario Club










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